Come fare lead generation su Meta
Come fare lead generation su Meta
In ogni nostro articolo spieghiamo l’importanza di avviare la tua prima campagna marketing su Google, e in un secondo momento su Meta.
Il motivo è semplice: nella fase iniziale, che spesso è di test, di ottimizzazione e di identificazione del mercato, il motore di ricerca riesce a fornire risultati migliori (in termini di qualità), e ci aiuta ad identificare un lead più consapevole dei propri bisogni.
Siamo d’accordo sul fatto che Google sia più costoso per fare lead generation, tuttavia, se il tuo servizio/prodotto è valido e fai business con buoni margini, non dovresti avere problemi.
L’importanza di Meta per la lead generation
In questo articolo, anziché focalizzarci su Google, vogliamo dare spazio a Meta, e su come questo canale possa essere rilevante per identificare il tuo target online.
Non c’è motivo per cui non si debba utilizzare il social network per generare un flusso di leads per la vostra attività. A patto che siano state fatte tutte le valutazioni e sia parte di una strategia di marketing più complessa.
Di seguito vi elenchiamo 3 aspetti essenziali quando si gestisce una campagna di lead generation a pagamento sui social media come Facebook e Instagram. Ignorare questi elementi ti farà fare tanti errori, sprecare budget e perdere opportunità.
- Scegli il tipo giusto di campagna
Ogni esperto pubblicitario e di lead generation sa l’importanza degli aspetti tecnici, oltre che strategici. Si sa che, se si eseguono campagne (con obiettivo) di traffico su Meta, si otterranno visitatori ma poche conversioni (ossia pochi leads).
Quindi, il primo passo è molto semplice ma fondamentale: assicuratevi, durante la configurazione delle campagna di scegliere il giusto obiettivo di conversione con il pixel attivo se volete generare contatti.
L’azione di conversione dovrebbe essere impostata per mirare ai “Lead”, pertanto dovresti selezionare “campagna di generazione contatti”.
L’algoritmo di Meta potrebbe non essere complesso quanto quello di Google, ma è comunque incredibilmente sofisticato e cercherà di ottimizzare le nostre campagne in base alle indicazioni che noi forniamo. Pertanto, sia che sia tu a fare questo o il suo tecnico di fiducia, ti consigliamo di fare attenzione al setup della campagna. Nella foto sotto ti indichiamo l’obiettivo da selezionare.
2. Creatività Standard vs. Creatività Dinamica
Prima di passare alle creatività, ti consigliamo di ultimare il setup in maniera perfetta. La cosa migliore che potrai fare è configurare la CBO, ossia assegnare il budget a livello di campagna e non a livello di gruppi di inserzione.
Successivamente, potrai procedere con le creatività e sarà possibile eseguire una campagna con creatività standard, che include diversi annunci all’interno di un unico set di annunci. Il sistema decide poi quale annuncio mostrare in un determinato momento in base alle performance e all’interesse che gli utenti mostreranno per i vostri copy a risposta diretta o alle grafiche/video che userete.
Secondo la nostra esperienza, attivare la creatività dinamica è la scelta migliore, in quanto lascerete all’algoritmo la possibilità di ottimizzare la campagna in base alle performance.
Funziona in modo simile agli annunci di ricerca reattivi di Google: si tratta di un’unica unità pubblicitaria, ma si aggiungono numerose risorse di immagini, video e testo.
Il sistema quindi combina e abbina questi elementi per trovare le combinazioni vincenti.
Questo approccio è molto più efficace nel ridurre il costo per lead e aumentare il tasso di conversione, quindi ci sono poche situazioni in cui non raccomandiamo la creatività dinamica. Per questo motivo e per evitare errori vi consigliamo di fissare una consulenza gratuita con uno dei nostri specialisti in lead generation.
3. Attenzione all’audience (Target)
Per le campagne di generazione di contatti su Facebook, ci sono differenze notevoli riguardo al pubblico.
Nel settore dell’ecommerce, si consiglia di puntare su un pubblico ampio, permettendo al sistema (algoritmo Meta) di fare il targeting e evitando di utilizzare segmenti di pubblico specifici. Questo consente di identificare l’audience in maniera più rapida.
Questo approccio funziona bene e abbiamo riscontrato successi anche nella generazione di contatti, purché l’account disponga di una buona quantità di dati sul pixel e il sistema sappia chi targetizzare.
Tuttavia, se si parte da zero o si lavora nel B2B dove la segmentazione del pubblico può essere molto sfumata, troviamo che l’uso dei lookalike dei vostri clienti esistenti funzioni estremamente bene. Quindi, caricate la vostra lista clienti (emails, numeri di telefono) e targetizzate lookalike all’1%.
Ricorda, più dati l’algoritmo avrà più sarai in grado di migliorare le tue campagne di marketing, rivolgerti al target giusto e abbassare il costo per lead.
Se non avete nemmeno questo – ad esempio, se l’azienda è nuova oltre all’account pubblicitario – l’ampilamento degli interessi funziona bene. In questo caso ti consigliamo di testare 2-3 audience.
Creeremo un set di annunci e aggiungeremo molti interessi specifici.
Nel caso di un’azienda che assicura impianti domestici costosi, potremmo targetizzare persone di età compresa tra i 21 e i 60 anni (primo livello) che lavorano nel settore delle costruzioni o del design d’interni (secondo livello) e sono interessate a determinate pubblicazioni di settore (terzo livello).
In questo modo si aiuta il sistema a trovare le persone giuste. Ancora una volta, se avete molti dati sul vostro pixel, potreste lasciar fare al sistema il targeting liberamente.
Non va mai dimenticato il retargeting, questo è il segreto di ogni campagna marketing di successo… soprattutto se sei agli inizi, se hai poco budget, i tuoi sforzi dovrebbero essere focalizzati su pochi utenti (di qualità e in target). Va ricordato che l’efficacia di una iniziativa di marketing è data dalla ripetitività del messaggio. Più il posizionamento è chiaro, focalizzato e di valore, più otterrai risultati migliori in poco tempo.
Ci teniamo a sottolineare, che queste sono delle linee guida, applicabili a tutte le aziende che vogliono fare lead generation per avere più contatti da fornire alla propria rete vendita. Non è però una strategia definitiva in quanto, ogni settore, brand, servizio va comunicato in un modo diverso, con strategie diverse e strumenti diversi. Il miglior uso che si possa fare di META, è quello di sfruttare il canale per attività di marketing che vanno a supporto di Google (per esempio retargeting). Va considerato che il target di Meta è molto diverso rispetto a quello di Google, gli utenti vanno quindi “approcciati” in modi diversi. Ricordiamo inoltre, di scrivere i copy della tua landing page sempre con la tecnica del copy a risposta diretta per essere sicuri di migliorare le performance.
Pertanto, ti invitiamo a prenotare una consulenza gratuita con uno dei nostri specialisti in lead generation.
Le 6 leve per generare nuovi lead
Scopri le migliori strategie di referral per le palestre italiane
KPI per ottimizzare la Lead Generation
Scopri le migliori strategie di referral per le palestre italiane
Il Segreto di una Tecnica di Vendita Vincente
Secondo tanti studi fatti, la tecnica di vendita è fondamentale per portare risultati soddisfacenti